Fossili paleozoici, miniere, grotte e Il Parco
Geominerario di Iglesias
Come raggiungere la zona:
La zona dell'Iglesiente può essere raggiunta da Cagliari
percorrendo per circa 56 km la SS 130.
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LUOGO
Fossili e geologia:
L'area dell' Iglesiente è straordinaria poichè
permette di percorrere in una sola giornata l'intera serie dei terreni
geologici, dalle prime apparizioni di forme di vita sulla terra
(500 milioni di anni fa) fino ai nostri giorni.
E' una lunghissima collana di rocce diverse, dalle arenarie
ai calcari, dai graniti ai basalti, dagli scisti
alle trachiti, ognuna delle quali caratterizza un paesaggio.
Percorrere l'Iglesiente è come intraprendere un viaggio a
ritroso nel tempo fino alle più profonde radici della storia
della Terra, quando gran parte dell'Europa ancora non esisteva e
la Sardegna era una piccola parte di un vastissimo continente dal
quale si staccò per iniziare il suo viaggio al centro del
Mediterraneo.
Nell'Iglesiente sono state scoperte faune fossili tra le più
antiche del mondo. Quelle più interessanti sono riferibili
al periodo del Cambriano inferiore (500 milioni di anni) che trovano
nei Trilobiti le espressioni di massimo interesse scientifico.
I depositi fossiliferi di Canalgrande (costa tra Fontanamare
e Cala Domestica), quelli dei rilievi a nord di Nebida e
quelli di Cabitza (a sud di Iglesias) sono stati oggetto
d'indagine scientifica da parte di studiosiu di tutto il mondo.
Esemplari delle faune fossili dell'Iglesiente figurano nelle collezioni
di molti musei stranieri; magnifici i campioni di trilobiti presso
il museo di Halle in Germania.
Miniere e il Parco Geominerario di Iglesias:
Nell'area ha grandissimo rilievo l'attività mineraria
che si è svolta in passato e che ha lasciato importanti tracce
sul territorio. Per questa ragione l'UNESCO ( organizzazione delle
Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura ) nella
conferenza di Parigi del 1998 ha voluto che venisse creato un Parco
Geominerario. Questo atto ha voluto essere un primo esempio della
nuova rete di Geositi e Geoparchi mondiali a tutela del patrimonio
geologico e naturalistico mondiale.
L'area mineraria più estesa e più importante è
quella del Sulcis-Iglesiente-Guspinese importante per l'estrazione
del piombo, argento, ferro, carbone, ma anche sotto l'aspetto geologico,
economico, scientifico, paesaggistico, ambientale e storico.
Il Monte Arci, dove si ebbe la prima vera attività
mineraria con l'estrazione e l'utilizzo dell'ossidiana e che risale
a circa 6.000 anni fa;
La zona di Orani, importante per la presenza di un giacimento
di talcosteatite ed un giacimento di feldspati, sono presenti anche
cave di marmo e di granito;
La zona di Fontana Raminosa, tra Gadoni e Seulo, dove si
trovava una miniera di rame, tra le più grandi nel bacino
del Mediterraneo;
Nel Sarrabus -Gerrei si trovano antiche miniere di piombo,
zinco, argento, rame, stagno e ferro, sfruttate fin dal tempo delle
invasioni fenicio-puniche;
Una delle più importanti miniere è quella di Monteponi,
per visitarla è necessario richiedere il permesso alla Soc.
Miniere Iglesiente (centro direz. Campo Pisano) o rivolgersi all'Ass.
Minatori. Sono di grande interesse gli edifici dell'ex direzione
"Bellavista" (1866), i Pozzi "V. Emanuele" (1863)
e "Sella" (1869), la Fonderia Piombo (1894), l'impianto
Zinco Elettrolitico (1925). Di notevole suggestione percettiva la
discarica dei "Fanghi Rossi", residui di lavorazione dello
zinco elettrolitico.
A Seddas Moddizzis notevole la residenza del proprietario
della miniera, Giorgio Asproni (1840 - 1936), al quale si deve,
in particolare, la realizzazione dell'Istituto Minerario che porta
il suo nome.
Grotte:
Quasi la meta del territorio iglesiente é formato da
calcari e dolomie che lo scalpello del tempo ha modellato in forme
bizzarre e inconsuete . La lunga esposizione di queste rocce (500
milioni di anni) all'azione erosiva degli agenti atmosferici ha
permesso la formazione di complessi fenomeni carsici, sia di superficie
che sotterranei, originando grotte di grande bellezza e paesaggi
di profonda tensione visuale.
La grotta di S.Barbara, presso la miniera di S.Giovanni,
é quella che suscita maggior interesse scientifico. Oltre
alla bellezza delle sue concrezioni, contiene una particolaritá
unica: i cristalli di barite che tappezzano la volta e le pareti.
Sotto le bastionate calcaree del Monte Marganai, a pochi chilometri
da Iglesias, la grotta di S.Giovanni di Domusnovas é
un altro esempio di cavitá originalissima, per il fatto che
puó essere attraversata in auto per tutta la sua lunghezza
(850 m). A nord di Iglesias, in prossimitá di Fluminimaggiore,
la grotta di Su Mannau, imponente sistema carsico sotterraneo,
chiude una triade di cavitá di eccezionale interesse alle
quali vanno aggiunte una miriade di grotte meno eclatanti, ma ugualmente
interessanti anche sotto l'aspetto archeologico.
Inoltre da vedere:
archeologia:nuraghe Mustatzu, Medau Mannu
architettura: Cinta muraria, Castello Salvaterra, Cattedrale,
Chiesa di S. Francesco, Chiesa di Santa Maria di alverde, Chiesa
Santa Maria delle Grazie
monumenti: monumento a Quintino Sella (Sartorio), monumento
ai Caduti (Ciusa)
natura: cascate di Oridda, Pan di Zucchero (grande faraglione
alto 133 metri, Coste di Buggerru; è uno dei più grandi
faraglioni d'Europa)
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