Le
impronte dei dinosauri dei Lavini di Marco (TN)
Come raggiungere la zona:
Utilizzando l'autostrada A22, uscita casello autostradale Rovereto
Sud; seguire le indicazioni "Rovereto centro", "Ossario di Casteldante"
o "Piste dei Dinosauri".
LUOGO
A Sud di Rovereto, presso i Lavini di Marco, si trovano piste e
orme di centinaia di dinosauri carnivori ed erbivori
di forme e dimensioni differenti.
Le impronte sono impresse su sei livelli stratigrafici compresi
in un pacchetto di strati di Calcari Grigi risalenti al Giurassico
Inferiore potente poco più di cinque metri.
Gli affioramenti rocciosi rappresentano quello che rimane, allo
stato fossile, di una grande piana carbonatica su cui hanno vissuto
grandi animali preistorici; tra questi sono stati riconosciuti:
Camptosaurus, un erbivoro del Giurassico inferiore
Altezza 3-4 m,
lunghezza 6-7 m,
peso 500-700 Kg
e
Dilophosaurus, carnivoro del Giurassico inferiore
Altezza 2-3 m,
lunghezza 4-6 m,
peso 300-400 Kg
Museo Civico di Rovereto:
Si possono citare collezioni, ricche di numerose olotipi, riferite
alla fauna e alla flora dei Calcari Grigi, studiate da Tausch, e
le serie delle Ammoniti dei dintorni di Rovereto.
Meritano inoltre attenzione i fossili di S.Cassiano in Val Badia,
le ammoniti di Castione di Brentonico sul Monte Baldo settentrionale,
alcuni pesci fossili di Bolca sui Monti Lessini, nel veronese, una
piccola collezione di foglie di fossili dei calcari marnosi, oligocenici
di Monte Viola di Salcedo, Vicenza.
Biotopo:
L'area dei Lavini di Marco sono un biotopo, l'ambiente è
rappresentato da una vasta frana con blocchi e detriti calcarei
di varie dimensioni, con vegetazione pioniera e arbustiva; in una
depressione all'interno della frana si trovano i Laghetti di Marco,
con vegetazione acquatica e palustre.
Le rocce calcaree dei Lavini sono interessate anche da fenomeni
carsici, dovuti alla lenta azione erosiva dell'acqua che dissolve
il carbonato di calcio presente nelle rocce; questi fenomeni danno
luogo a morfologie particolari, quali doline, pozzi e sistemi di
fessurazione.
I laghetti di Marco, in particolare, occupano due doline situate
in mezzo ai depositi franosi. Il livello dell'acqua al loro interno
varia al variare della falda, in quanto il fondo, costituito da
detriti di frana, è poroso e permeabile. I laghetti raggiungono
quindi una profondità anche di un paio di metri durante il periodo
delle piogge autunnali e dello scioglimento delle nevi in primavera,
mentre nel periodo estivo ed invernale diventano asciutti.
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